Zaccaria, poeta del pennello, costruisce sulle tele grandi opere, il cui fascino ed impatto scenico eccedono quello della fotografia. La sua pittura, stesa con pennellate che sanno armonizzare colori e trasparenze, mette in risalto la luminosità che è propria solo a pochi maestri, ricchi di sensibilità e spiritualità. Le opere paesaggistiche, per lo più incentrate su scorci di Roma e Venezia, sono caratterizzate da segni precisi, nitidezza, cromie ben amalgamate e chiari-scuri che moltiplicano la sensazione di avere di fronte città sospese in una calma surreale. Zaccaria sa onorare, con liriche visioni suggestive, la bellezza dell’arte.
Professor Mario Nicosia