Claudia Cecconi è nata il 6 Luglio del 1951. Attualmente vive e lavora a Guidonia (Roma). Ha cominciato a dipingere spontaneamente sin dalla fanciullezza; ha conseguito studi umanistici e frequentato l’Accademia di Belle Arti per alcuni corsi, fra i quali il nudo dal vero.
Negli anni ’70 Fartista già palesava, nella sua ricerca artistica, un disagio esistenziale al quale ha cercato, durante una lunga pausa che ha occupato gli anni ’80, di dare risposte mediante l’introspezione interiore, studi di filosofia, ricerche nel campo della poesia, che hanno costituito lo sfondo che ha sostanziato la successiva espressione pittorica degli anni ’90. A partire da quel momento, infatti, l’artista ha intrapreso una ricerca intensissima, fatta di numerosissime mostre, tenute specialmente a Roma e nei suoi dintorni,
In particolare, dal ’97, con la fondazione della Associazione culturale Hariel, di cui è Presidente, ha organizzato diverse manifestazioni, tra cui si segnala “Vestiamo di colore la pineta”, divenuta un appuntamento annuale di grande richiamo,
La ricerca di Claudia Cecconi è condotta, interdisciplinarmente, mediante l’indagine poetica, psicologica, introspettiva, filosofica e terapeutica. Spesso, infatti, ella si avvale della composizione di brani poetici ‘emergenti” dalla produzione pittorica stessa, complementari con essa, in un circuito virtuoso infinito. L’artista si ripropone, con la sua pittura, di trasmette gioia, serenità, armonia, equilibrio, come lei stessa spiega:
“Un tempo dipingevo per tirare fuori il mio disagio e la mia sofferenza,
dipingo solo se sento in me la gioia. Voglio offrire, a chi guarda i miei lavori, una visione ottimistica della vita e la grande gioia che è dentro ciascuno di nois.”
Direi che questo pensiero può già sintetizzare il valore profondamente spirituale, immateriale e umano dell’opera d’arte non solo di Claudia, ma in generale. La visione delle sue opere potrà condurre il riguardante, anche non esperto ma sensibile, che saprà abbandonarsi alle immagini che si offrono davanti a lui,verso percorsi inediti, viaggi interiori, nell’armonia universale dei colori che si dipanano in modo così equilibrato. Anche l’uomo qualunque – e proprio a tale semplicità e inconsapevolezza fa appello Parte della pittrice – potrà sentire, avvertire, partecipare simpateticamente e in ciò riscoprire un sé dimenticato ed ora qui ritrovato finalmente in un’armonia universale che si è fatta finalmente individuale e immanente. L’arte di Claudia Cecconi pertanto assurge a valore terapeutico perché capace di dare forma a quel bisogno di immateriale, profondamente sentito dalla società odierna e al quale il consumismo non solo non è in grado di dare risposte adeguate, ma distraendo superficialmente da esso, fomenta ancora di più quel disagio interiore diffuso e irrisolto che costituisce la psicosi collettiva dell’Uomo moderno. I colori che, anche alla luce delle teorie relative alla cromoterapia, su cui pure indaga la Nostra, sono i protagonisti delle immagini e le linee andamentali della composizione, liberatesi gradualmente sempre più dalla logica figurativa, hanno acquistato negli anni, nella ricerca della pittrice, un valore sempre più autonomo, quasi a raggiungere l’astrattismo, per meglio esprimere in maniera sempre più immediata e diretta, quel fondo di “sentire comune’ che parla il linguaggio universale di tutti gli uomini, di tutti i tempi e luoghi, (Lucrezia Rubini – critico d’Arte)